Brand Architecture
~ residenza artistica (Die Furlani-Gobbi Sammlung/Leonardo Ruvolo)
26-27-28.04.19
Appunti dalla residenza a CampoBase
Per tre giorni abbiamo trasformato CampoBase in una residenza finalizzata alla creazione di un logo, alla ricerca di un’immagine grafica che potesse rappresentare la natura orizzontale e discorsiva del nostro progetto. Non abbiamo cercato una commissione esterna ma abbiamo partecipato attivamente al processo di creazione allargando la costruzione di un’immagine coordinata a un dibattito più esteso.
Questo lavoro ha coinvolto Die Furlani-Gobbi Sammlung (Jonathan Gobbi e Marco Furlani), duo artistico che considera ogni esposizione dei propri lavori come parte di una collezione in divenire dove il segno diventa uno strumento di aggregazione semiotica e identitaria.
Insieme a CampoBase gli artisti hanno esplorato la duplice valenza del logo in quanto segno e contemporaneamente spazio di associazione di altri segni in sé che definisce un campo di azione permettendone la riconoscibilità.
La nostra proposta a Die Furlani-Gobbi Sammlung è stata quella di estendere l’invito a un terzo attore della residenza, innescando una catena di collaborazioni: da qui è nata la partecipazione a distanza di Leonardo Ruvolo, che ha contribuito ai lavori con una discussione in videochiamata in cui ha condiviso una serie di appunti, organizzati nel testo It’s like milk, but made for humans.
Curated by: Irene Angenica, Bianca Buccioli, Emanuele Carlenzi, Martina Cavalli, Gabriella Dal Lago, Alice Labor, Ginevra Ludovici, Rachele Palma, Federica Torgano, Stefano Volpato.
Per tre giorni abbiamo trasformato CampoBase in una residenza finalizzata alla creazione di un logo, alla ricerca di un’immagine grafica che potesse rappresentare la natura orizzontale e discorsiva del nostro progetto. Non abbiamo cercato una commissione esterna ma abbiamo partecipato attivamente al processo di creazione allargando la costruzione di un’immagine coordinata a un dibattito più esteso.
Questo lavoro ha coinvolto Die Furlani-Gobbi Sammlung (Jonathan Gobbi e Marco Furlani), duo artistico che considera ogni esposizione dei propri lavori come parte di una collezione in divenire dove il segno diventa uno strumento di aggregazione semiotica e identitaria.
Insieme a CampoBase gli artisti hanno esplorato la duplice valenza del logo in quanto segno e contemporaneamente spazio di associazione di altri segni in sé che definisce un campo di azione permettendone la riconoscibilità.
La nostra proposta a Die Furlani-Gobbi Sammlung è stata quella di estendere l’invito a un terzo attore della residenza, innescando una catena di collaborazioni: da qui è nata la partecipazione a distanza di Leonardo Ruvolo, che ha contribuito ai lavori con una discussione in videochiamata in cui ha condiviso una serie di appunti, organizzati nel testo It’s like milk, but made for humans.
Curated by: Irene Angenica, Bianca Buccioli, Emanuele Carlenzi, Martina Cavalli, Gabriella Dal Lago, Alice Labor, Ginevra Ludovici, Rachele Palma, Federica Torgano, Stefano Volpato.
Notes from the residency at CampoBase
For three days we transformed CampoBase into a residence for the purpose of creation of a logo, looking for a graphic image that could represent the horizontal and discursive nature of our project. We did not look for an external commission, but we actively participated in the creation process by expanding the construction of a coordinated image to a wider debate.
This work involved Die Furlani-Gobbi Sammlung (Jonathan Gobbi and Marco Furlani), an artistic duo that considers each exhibition of their works as part of an ongoing collection where the sign becomes a tool for semiotic aggregation and identitary aggregation. Together with CampoBase, the artists explored this dual value of a logo, as it is a sign and, at the same time, a space of association of other signs that defines a field of action allowing its recognition.
Our proposal to Die Furlani-Gobbi Sammlung was to extend the invitation to a third actor of the residency, triggering a chain of collaborations. In this context, Leonardo Ruvolo was invited to participate through a video-conference in which he shared with CampoBase a series of notes, organized in the text space It’s like milk, but made for humans.
For three days we transformed CampoBase into a residence for the purpose of creation of a logo, looking for a graphic image that could represent the horizontal and discursive nature of our project. We did not look for an external commission, but we actively participated in the creation process by expanding the construction of a coordinated image to a wider debate.
This work involved Die Furlani-Gobbi Sammlung (Jonathan Gobbi and Marco Furlani), an artistic duo that considers each exhibition of their works as part of an ongoing collection where the sign becomes a tool for semiotic aggregation and identitary aggregation. Together with CampoBase, the artists explored this dual value of a logo, as it is a sign and, at the same time, a space of association of other signs that defines a field of action allowing its recognition.
Our proposal to Die Furlani-Gobbi Sammlung was to extend the invitation to a third actor of the residency, triggering a chain of collaborations. In this context, Leonardo Ruvolo was invited to participate through a video-conference in which he shared with CampoBase a series of notes, organized in the text space It’s like milk, but made for humans.
Bio:
Die Furlani-Gobbi Sammlung ︎
Leonardo Ruvolo ︎
Press release:
Exibart︎
Materiali:
Brand Architecture. Appunti dalla residenza ︎